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Lussuria Matura - 01.I lavori in casa


di Eriaku
21.06.2025    |    3.566    |    3 9.5
"Il giovedì mattina, però, non ce la fa più a resistere..."
Cap.1 "I lavori in casa"

Priscilla è una casalinga che ha da poco compiuto quarantasei anni e si sente ancora una donna attraente: alta, fisico snello che si muove con un’andatura flessuosa, capelli lunghi e biondi che le scendono a cascata sulle spalle, occhi chiari con uno sguardo che tradisce una malizia nascosta, un seno piccolo ma ancora tonico. Marco, suo marito, ne ha cinquantuno: è un imprenditore edile, fisico robusto segnato da anni di cantiere, spalle ampie, mani callose. Sposati da venticinque anni, con una figlia all’estero, conducono una vita normalissima, fatta di routine, discussioni su bollette e fine settimana passati a guardare serie TV. Una coppia come tante… tranne per quel pomeriggio di giugno, quando il suo corpo diventa un campo di battaglia erotico.

Sessualmente, il loro rapporto era stato intenso all’inizio: corpi che si cercavano con urgenza, orgasmi che li lasciavano esausti. Con il tempo, però, tutto è scemato. Marco, dopo i cinquanta, si è quasi fermato, limitandosi a rapporti, meccanici e veloci. Priscilla, in menopausa da due anni, ha sperimentato un paradosso: il desiderio sessuale è diventato una presenza costante, una fiamma che arde senza mai spegnersi. Quando Marco è presente, lo sfoga con lui; quando è via, si perde in fantasie che non osa confessare nemmeno a sé stessa. Marco, a letto, è un marito assolutamente nella norma: la eccita con pochi tocchi, la penetra con movimenti regolari, la lascia venire e poi a sua volta viene. Non ha una grande dotazione, ma non ha mai mancato ai suoi doveri coniugali.

Abitano in un grande appartamento a Milano. Priscilla passa le sue giornate dovendosi occupare ben poco della casa, Marco arriva a casa in due fermate di metropolitana. Per vincere la noia, Priscilla riesce a convincere il marito che è ora di una bella ristrutturazione del bagno padronale. Girano per negozi e rivendite, fanno fare molti preventivi, e alla fine accettano uno che prevede due pagamenti separati: una quota al momento dell’acquisto dei materiali e il saldo alla ditta che eseguirà i lavori.
Arrivano all’inizio di giugno quando la ditta incaricata li contatta: lunedì inizieranno a smantellare il vecchio bagno, e in pochi giorni monteranno il nuovo. La casa è presto trasformata in un cantiere: polvere che si appiccica alla pelle sudata, calcinacci sparsi ovunque, e l’acqua ridotta a un misero rivolo.

La ditta che esegue i lavori è composta da cinque uomini che sembrano usciti da un sogno erotico. Il capo si chiama Alessio, un uomo di quaranta anni con spalle ampie, braccia muscolose tatuate con motivi tribali, e uno sguardo che perfora senza dire una parola. Suo fratello Matteo, più basso ma altrettanto attraente, ha gambe robuste e un fisico da chi è abituato a spostare pesi. Mirko e suo cugino Andrea, i due operai, hanno corpi abbronzati, sudore che scende lungo i petti villoso, e voci roche che si alzano in risate rumorose. Infine, c’è Gabriele, l’apprendista ventenne, con un fisico asciutto, occhi curiosi e mani che sembrano non smettere mai di toccare ogni cosa. Lavorano tutti con dedizione, e anche se scherzano tra loro, non rallentano mai il ritmo. Per tutta la settimana è un via vai di persone, rumori di martelli e seghe elettriche, e polvere che si infila in ogni angolo. L’acqua è diventata una rarità, e Priscilla inizia a sudare sotto i vestiti, sentendo l’urgenza di bagnarsi con qualcosa di più che un panno umido.

La sera del sabato, una telefonata sconvolge i loro piani: la cognata di Priscilla, che vive con la suocera in un’altra città, ha avuto un incidente e ha una gamba ingessata. Considerando che suo marito lavora nella Marina Militare ed è fuori in navigazione, hanno bisogno di aiuto. La domenica Marco parte, su richiesta della madre, mentre Priscilla è costretta a rimanere per seguire la fine dei lavori.

Il lunedì si ritrova sola in casa con cinque bei maschioni. Per via del caldo, nonostante siano solo a giugno, indossano pantaloncini corti e magliette sottili e attillate. Presto, però, le magliette si bagnano di sudore e loro le tolgono, restando a torso nudo. Priscilla non ha mai tradito Marco: solo prima di incontrare lui ha avuto una storia con un uomo più grande, che le ha insegnato a fare pompini e l’ha inculata per evitare gravidanze. Ma adesso, guardandoli, sente il desiderio prepotente di essere scopata.

Loro lavorano senza badare a lei, precisi e metodici. Alle dieci del mattino si fermano per un panino e una birra che Priscilla offre loro, visto il caldo. Si sente inquieta, nervosa, forse per l’afa o per il desiderio che prende sempre più possesso del suo corpo. Con il passare dei giorni, il bisogno di un maschio cresce. Si muove irrequieta, vogliosa, e annusa l’aria in cerca di un uomo come una cagna in calore. Li osserva in silenzio, ma il suo sguardo non riesce a staccarsi dalle spalle di Alessio, dal torace di Matteo, dagli addominali scolpiti di Andrea, i sorrisi di Mirko e Gabriele. Non fa nulla per provocarli, ma il suo corpo sembra urlare un messaggio diverso.

Il giovedì mattina, però, non ce la fa più a resistere. Indossa una vestaglia leggerissima di seta, con i bottoni aperti a metà, e sotto non mette niente: solo le mutandine, ormai fradice di eccitazione. Mentre loro mangiano la solita colazione, si avvicina con le birre in mano, movimenti lenti che fanno scivolare la vestaglia, rivelando la pelle nuda dei seni. I loro sguardi si incollano sulla scollatura, dove le tette libere da ogni impedimento si mostrano in tutta la loro pienezza. Si scambiano occhiate complici, mentre lei si muove tra di loro, sorseggiando una birra e guardandoli con un sorriso malizioso. Alessio la fissa intensamente, un sorriso carico di promese.

«Avete una bella casa. Si vede che chi l’ha arredata ha gusto, e ci sono tanti souvenir: dev’essere stato un viaggiatore instancabile.»

Lei alza lo sguardo, sorseggia birra dalla bottiglia, il labbro inferiore che si bagna di schiuma.
«Grazie, sì, abbiamo viaggiato molto. Quando nostra figlia era piccola avevamo anche un camper, ma adesso siamo diventati vecchietti, e allora solo giretti qui intorno.

Si guardano d’intesa, e Gabriele risponde anticipando tutti:
«Scherza, vero? Lei vecchietta? La mia fidanzata, che ha meno di trent’anni, farebbe di tutto per avere la sua figura e la sua freschezza!!».
Lei lo fissa, sente un languore nello stomaco che si irradia verso il basso, facendole contrarre la fica. Sorride e si avvia verso la sua camera come fa sempre mentre loro lavorano.

«Adorabili bugiardi, vi prendete gioco di una povera donna che sente molto caldo e non vede l’ora che gli riattiviate l’acqua per potersi dare una rinfrescata. Vi lascio, così farete prima.»
Loro la guardano in silenzio, ma Alessio la blocca.

«Dobbiamo solo montare uno specchio e un rubinetto, più altri piccoli dettagli. Se vuole, fra venti minuti può provare la doccia nuova, così ci dice se è tutto a posto. Mentre lei si lava, noi ci fumiamo una sigaretta per non disturbarla.»

Annuisce in silenzio e si allontana, ma il cuore le batte forte nel petto.
Puntuale dopo venti minuti, Alessio le comunica che la doccia è pronta. Si spoglia lentamente, godendosi il momento, e indossa un accappatoio in microfibra così leggero che le arriva appena a metà coscia. Quando esce dal bagno, tutti e cinque sono in corridoio, a torso nudo, i pantaloncini tesi all’altezza del pacco. Le fanno un inchino ironico, e lei avanza verso la porta, sentendo i loro occhi che la seguono.

Apre l’acqua e il vapore invade il bagno. Il getto tiepido le accarezza la pelle, scorrendo lungo la schiena, il culo, le cosce. Si insapona con lentezza, mani che si muovono su seni, fianchi e pancia, scivolando verso la fica bagnata di desiderio. I capezzoli sono tesi, duri, e ogni volta che il rivolo caldo li colpisce, un brivido le sale lungo la spina dorsale. Il clitoride pulsa, e quando le sue dita lo accarezzano, un gemito sfugge dalle labbra. Sente che non sarà bastato. Vuole un cazzo.

Quando esce dal bagno, avvolta nell’accappatoio, capelli bagnati che le scendono sulle spalle, si trova davanti i cinque uomini. Sono a torso nudo, petti lucidi di sudore, pantaloncini che non nascondono l’eccitazione. Non ha il tempo di parlare. La mano di Alessio l’attira a sé, e il suo corpo si incolla a quello di lui. Le labbra di Alessio si posano sulle sue con urgenza, lingua che forza l’ingresso, intrecciandosi in una danza che le toglie il respiro. Le sue mani si muovono sui fianchi, scivolando verso il culo, mentre Gabriele e Andrea si avvicinano da dietro, mani che stringono le cosce e il seno.

Alessio le toglie l’asciugamano dai capelli, che scendono liberi sulle spalle. Poi la solleva con delicatezza e, con due passi decisi, la porta in camera da letto. L’accappatoio scivola via, e Priscilla rimane nuda davanti a loro. I pantaloncini dei cinque uomini si abbassano, e adesso si ritrova circondata da cazzi di ogni forma e dimensione. Dieci mani l’accarezzano, pizzicano i capezzoli, massaggiano la fica, esplorano il culo. Ogni buco è pieno di dita e lingue. Andrea infila la lingua in fica, Mirko spinge il cazzo in bocca, mentre Gabriele e Matteo si concentrano sulla fica e sul culo, alternando dita e labbra.

Si ritrova davanti a loro, inginocchiata sul pavimento, e inizia a succhiare. I cazzi entrano uno dopo l’altro tra le sue labbra, e quando non è occupata con la bocca, altri si strusciano sul suo viso, le tette vengono munte, i capezzoli stretti in una morsa di puro piacere. Qualcuno le infila un dito nel culo, altre mani la sditalinano, allargandola con una forza che le strappa un gemito improvviso. Viene scossa da un orgasmo sconvolgente, ma non urla: ha la bocca piena.

Quando sono soddisfatti, la fanno distendere sul letto. Gabriele si infila tra le sue cosce aperte, lingua che le lecca la fica umida. Gli altri si inginocchiano accanto a lei, cazzi duri e vogliosi che le sfiorano il viso. Li succhia, li sega, in un turbine di piacere unico. Ad un tratto, sente una grossa cappella farsi strada tra le pieghe della sua fica, che gronda umori come una fontana. È Alessio che la penetra per primo, con un cazzo spesso e lungo che scende inesorabilmente dentro di lei. La vagina si apre, le pareti si dilatano, e nonostante la fica sia lubrificata a dovere, fatica ad accoglierlo. Le sfugge un gemito di godimento mentre lui affonda.

«…Accidenti ragazzi, quanto è stretta!!!… Mi stringe come un pugno…».

Ridono mentre lei gode, quando lo sente arrivare tutto dentro. Urla il suo orgasmo:
«Sììì… vengo!!! Ora!!! Sìììì…».

Trema scossa dal piacere, lui pompa con un ritmo alto, quasi brutale. Gli altri si alternano: Mirko le infila il cazzo in gola, Andrea le stringe le tette con forza, Matteo le bacia il callo, Gabriele si fa segare. Priscilla è semplicemente persa nelle sensazioni.
A un certo punto, Alessio l’abbraccia e la distende supina, trascinandola su di lui. I seni si schiacciano contro il torace, mentre mani vogliose le allargano il culo. Poco dopo, una cappella bollente forza la sua rondella e la penetra. È Matteo che incula in sintonia con suo fratello. La scopano in perfetto sincronismo, portandola a vette di piacere mai provate. Gode e urla nei rari momenti in cui le lasciano la bocca libera:

«Ahhhhh… sìììì… mmmhhh…».

I due fratelli ci danno dentro per lunghi minuti, lasciando gli altri a godersi la bocca e le mani della donna. Si danno il cambio e la penetrano di nuovo insieme, davanti e dietro.

«Senti che fica!! Si capisce che non la usi spesso… Dai, Alessio, questa ce la godiamo come non capitava da tanto.»

La scopano sconvolgendola. Si sente inerte, eppure è partecipe tra le loro braccia. La usano a piacimento. Ne prende due dentro – cazzo in fica e cazzo in culo – e uno in bocca, mentre gli altri due si fanno masturbare.
Il primo a sborrare è Gabriele, che spinge il cazzo in fondo alla gola:
«Sììì… che gola profonda!!! Ecco che vengo!!!».

Lei lo sente eruttare un fiume di sperma che succhia e ingoia senza perdere una goccia. Matteo lo segue a ruota, infilzandola fino alle palle. «Cristo, sborro... ti sborro in culo!».

Alessio ancora resiste e si sfila da lei lasciando il posto a Mirko, che dopo averle infilato il cazzo in fica aspetta che Andrea inculi al posto di Matteo.

La scopano insieme, mentre gli altri osservano segandosi gli uccelli ricoperti di saliva e umori.
I due uomini la fottono alternandosi. Uno entra, l’altro esce, limandole gli orifizi, finché godono quasi insieme, inondandola di sperma: «Sììì… eccomi!!! Senti come ti inondo il culo!!!».

Una sensazione di caldo invade le sue viscere. Lo sente riempirle il culo di sperma, e subito dopo Mirko le sborra in fica:
«Eccomi!!! Senti che schizzata ti do in fica!!!».

Resta immobile, li sente lentamente svuotarsi dentro di lei, poi si sfilano. Un momento in silenzio, rotto quando Alessio la prende in braccio e la porta di nuovo in bagno. L’acqua tiepida ridesta i suoi sensi, e lui la lava con mani ruvide che si muovono su ogni centimetro del corpo. È più un massaggio erotico che un lavaggio, e il cazzo di Alessio è ancora eretto. La fa inginocchiare e le infila il cazzo tra le labbra:
«Succhia bene, troia. Sei fatta per questo».

Lei lo lecca e succhia, l’acqua che le bagna il viso, i capezzoli che si induriscono sotto il getto. Lui la solleva e la prende in braccio di nuovo, cazzo che entra prepotente nella fica. La inchioda alla parete della doccia, e lei alza le gambe, incrociandole dietro di lui. È infilata su quel palo che la sfonda con colpi veramente potenti, e lo incita a darle di più:

«Sììì… daiiii… sfondami!!! Che maschio!!! Sono la tua troia, sono la tua troia!!!».

Lui è una furia scatenata. Le spinge il cazzo dentro con violenza, e lei urla il suo piacere stringendolo a sé, stravolta da un orgasmo devastante.
Quando Alessio esplode, lo sperma le inonda l’utero:

«Eccomi!!! Cagna insaziabile… ti allago la fica!».

Lei lo sente gonfiarsi ancora di più dentro di lei, e i getti caldi dello sperma la invadono. Lui si sfila veloce e dopo averla spinta a terra glielo dà in bocca, e Priscilla lo prende in ginocchio, spremendolo finché non è vuoto. Sfiniti, restano immobili per un momento, poi lui la solleva e la bacia con estrema passione.

«Voglio rifarlo.»

Lei lo guarda stupita e annuisce. Tornano in camera: gli altri si stanno rivestendo, salutandola con una palpata sul culo o un pizzico sui capezzoli. Gabriele affonda il viso nel suo seno, leccando il capezzolo con foga, facendola ridere. Alessio le dà l’ennesimo bacio e nel farlo le artiglia la fica, fissandola negli occhi con intenzione, e se ne va. Cade distesa sul letto, l’acqua che cola dalle pieghe del corpo, e in quel momento suona il cellulare: è Marco.

«Ciao caro. Sì, hanno appena finito. L’idraulico ha detto che, quando vuoi passare, il conto è già pronto. Sì, hanno fatto un bel lavoro, e l’hanno collaudato a dovere, controllando a fondo tutti i buchi.»
Marco non coglie il doppio senso: sta parlando della straordinaria manutenzione fatta a ogni suo orifizio sessuale. Torna il giorno dopo e la trova soddisfatta del risultato, mentre lei non riesce a dimenticare il piacere che le hanno regalato quei corpi virili. Quando passa per il saldo, Alessio gli fa uno sconto di 500 euro, e Marco ne è felice, mentre Priscilla sorride ironica, sapendo che lo sconto lo hanno pagato con il sesso che hanno avuto in cambio.

Nei mesi seguenti, la sua vita subisce una ristrutturazione totale. Da quel giorno, Alessio diventa il suo amante fisso. Ogni due o tre volte al mese passa a controllare tutti i suoi buchi, ma non si limita a lui. Ogni volta che ne ha voglia, si concede a tutti i maschi che desidera. Spesso è Marco a beneficiare della sua matura lussuria, ma più spesso sono altri. Tutti quelli che vuole.
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